Mostra internazionale a Catania, dal 10 Ottobre all’1 Novembre 2009, per i 37 anni del movimento fondato nella città etnea

 

“Verticalismo, la via del possibile”

 

La Provincia regionale di Catania, ha organizzato alla Galleria d’arte “Le Ciminiere” la mostra internazionale d’Arte "Verticalismo, la via del possibile" 37 anni, che, inaugurata il 10 ottobre, alle 18.30, resterà aperta sino al primo di novembre, ogni pomeriggio (escluso i lunedì), dalle ore 16 alle 20.

Alla mostra, promossa dall’assessorato alle Politiche culturali della Provincia regionale di Catania e curata dal Gruppo Verticalista etneo guidato dal maestro catanese Salvatore Commercio, aderiscono i seguenti artisti: Robert Swierkiewicz, Guy Bleus, Guglielmo Pepe, Nino Raciti, Rosario Platania, Filippo Liardo, Sebastiano Milluzzo, Rosario Calì, Iolanda Taccini, Giovanni Compagnino, Dietrich Fricker, Ninetta Minio, Salvatore Spatola, Maria Farinella, Salvatore Maggiore, Klaus Groh, Salvatore Barbagallo, Giacomo Catania, Daniele Pepe, Gianluca Arena, Daniel Daligand, Mario Lo Presti, Attilio Giordano, Silvia Calì, Lengyel Andràs, Eugenia Di Grazia, Claudio Arezzo Di Trifiletti, Gianni Signorello, Benito D’Acampo, Dino Egidio Vecchio, Maria Daniela Costa, Salvatore Lanzafame, Alessandro Farinella, Francesco di Giovanni, Anna Moor, Oliana Spazzoli e Salvatore Commercio.

 

  

 

 (Nelle foto: Guglielmo Pepe - 2002 e opera di Nino Raciti - 1983)

 

 

Il Verticalismo è un movimento figurativo fondato a Catania nel 1974 da Salvatore Commercio e dal compianto don Antonio Corsaro. In oltre trenta anni di vita, attorno al Verticalismo si è formato un gruppo di artisti, anche internazionali, le cui produzioni sono state già esposte in mostre antologiche. Ricordiamo, in particolare, le collettive al Monastero di S. Placido (13-30 giugno 1998) e al Museo Emilio Greco (luglio - agosto 2002). Il movimento muove dalla corrente di pensiero filosofico - scientifico per la via del possibile, secondo cui l'Universo, generatosi dal possibile, è un puro campo di possibilità che sfocia nella vita e che vede l’uomo vessillo della più alta soglia del possibile.

Senza supporto politico né di altra natura, contrariamente alla maggior parte delle correnti che hanno solo carattere artistico o attengono a un solo ambito, il Verticalismo ha svolto in questi anni una intensa attività sociale attraverso mostre e conferenze, collaborando con Greenpeace, Amnesty International, Unesco, WWF, docenti universitari esperti in bioetica, zoologia, ecologia, fisica, scienze politiche, problematiche sociali, sotto il patrocinio di oltre 100 strutture artistico - culturali, sociali ambientaliste, umanitarie, scientifiche, sindacali, politiche.

 

 

 

    

 

(Nelle foto: opere di Rosario Platania - 1999 e Robert Swierkiewicz, Ungheria - 1982)

 

 

 

     

 

(Nelle foto: opere di Jolanda Taccini e Rosario Calì - Catania - 2002)

 

 

“Nonostante i trentasette anni - spiega l’ideatore ed artefice della mostra internazionale e dello stesso movimento, il maestro Salvatore Commercio - il movimento è sempre più vivo. A livello catanese il gruppo è tutt’ora in piena attività e lo dimostra l’organizzazione di un mostra come quella in programma alle “Ciminiere” di Catania. Con i componenti del gruppo storico catanese oggi ci sono centinaia di artisti, intellettuali nazionali ed internazionali e tutto ciò è certamente il risultato di un lusinghiero consenso”.

 

 

                                                   (Nella foto Salvatore Commercio)

 

Come diceva Tolstoi - conclude Commercio -, “al mondo c’è gente pesante, priva di ali; essa si agita sulla terra… vi sono uomini che si fanno crescere le ali, si sollevano lentamente e volano”. Noi verticalisti, quelli della via del possibile, ci siamo fatti crescere le ali imparando, sulla nostra pelle, ad essere degli io verticali in un momento storico in cui la miseria socio-culturale e politica planetaria, segnatamente quella dei Sud del mondo, ha superato la soglia estrema dell’orizzontalità. La nostra forza è nella crescita in altezza in un campo di possibilità dove, per noi, tutto è possibile. La possibilità in quanto libertà - verità, è una rivoluzione già vinta: dateci tempo è sarà inevitabile”.